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Elisabetta Pilati, commissario di polizia di Rovereto, indaga sull'omicidio di Cesare Pedrotti, numero due della Cassa di Credito Commerciale, la banca trentina più grande e importante del Nord-est, brutalmente assassinato nel suo lussuoso attico. Lo spregiudicato banchiere, nella vita privata è un omosessuale che da qualche tempo ha una relazione fissa con un giovane travestito sul quale ricadono i primi sospetti. Grazie, però, all'aiuto del cugino, Filippo Zanardi, consulente esperto di finanza ed ex dirigente di peso della banca, dalla quale aveva rassegnato le dimissioni a causa delle nefandezze finanziarie commesse a danno di aziende e risparmiatori a cui era costretto per ordini superiori, il commissario estende l'indagine, convinta che il travestito sia solo l'ultimo anello di un disegno criminoso più vasto.